Articolo Tempo libero Letteratura
La rivolta ungherese del 1956 nelle pagine di Aniello Verde freccemercoledì 25 settembre 2013      


La rivolta ungherese al dominio sovietico e ai diktat provenienti da Mosca presero corpo in una vera e propria sommossa scoppiata a Budapest e iniziata dagli studenti che porterà l'ascesa al governo del leader moderato del partito socialista dei lavoratori Imre Nagy. Paese importante nel Medioevo, dove si creò un forte regno che sottrasse gran parte di potere all'Impero Bizantino, l'Ungheria fu un valido baluardo contro l'avanzata dei turchi ottomani fino a formare un connubio indissolubile con l'Impero Asburgico, dando vita dando il 1866 all'Impero Austro-Ungarico.

Dopo la Prima Guerra Mondiale e la caduta dell?impero Asburgico l'Ungheria passò sotto una dittatura filo-nazista che vedeva nelle croci uncinate la sua massima espressione. Caduto il nazismo in Europa, il Paese continuò a essere retto da un regime dittatoriale, questa volta non nazista ma comunista, che la rese satellite dell'impero sovietico. Fu proprio in questo ambito e dopo decenni di dura oppressione che gli studenti e i lavoratori ungheresi si ribellarono all'oppressore rappresentato dal tiranno Matyas Rakosi.

Il lavoro di Aniello Verde prende in esame i sogni infranti di una nazione, che libera dalla dittatura nazista cade nelle grinfie del perfido vicino sovietico che che si scaglia brutalmente e senza posa verso un Paese appena liberato e che si stava riorganizzando. I sogni infranti di democrazia, di libertà, di giustizia sociale per i lavoratori si scontrano così contro una cruda realtà di un dominio che non aveva alcuna intenzione di lavorare per il benessere dei lavoratori bensì per rendere grande una Russia che si avviava a divenire una grande potenza mondiale.

Il governo sovietico di mosca non mancherà infatti di inviare le proprie truppe per reprimere la rivolta nel sangue, sostituendo Nagy con un leader politico filo-sovietico. Gli anni che vanno dal 1944, anno della caduta delle croci uncinate e il 1957, in cui si consumò la restaurazione sovietica, vengono esaminati nel lavoro accademico del dottor Aniello Verde che nel suo 'Ungheria 1944-1957. Guerra Fredda, rivoluzione, restaurazione', ripercorre questi tragici anni di aspettative deluse che segnarono le sorti del comunismo in tutta Europa creando una cortina inespugnabile tra il comunismo occidentale e quello orientale. Il lavoro del dottor Verde può essere acquistato direttamente dal sito della Gb EditoriA. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian  Vannozzi - vedi tutti gli articoli di Christian  Vannozzi



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Il governo sovietico di mosca non mancherà infatti di inviare le proprie truppe per reprimere la rivolta nel sangue, sostituendo Nagy con un leader politico filo-sovietico. Gli anni che vanno dal 1944, anno della caduta delle croci uncinate e il 1957, in cui si consumò la restaurazione sovietica, vengono esaminati nel lavoro accademico del dottor Aniello Verde che nel suo 'Ungheria 1944-1957. Guerra Fredda, rivoluzione, restaurazione', ripercorre questi tragici anni di aspettative deluse che segnarono le sorti del comunismo in tutta Europa creando una cortina inespugnabile tra il comunismo occidentale e quello orientale. Il lavoro del dottor Verde può essere acquistato direttamente dal sito della Gb EditoriA. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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